La Luce Blu è emessa da luci a LED e allo xeno, dalle lampadine a basso consumo e da tutti gli schermi di PC, Tablet, Smartphone e TV.
Le nuove sorgenti luminose (come per esempio i LED) sono state progettate per migliorare e facilitare la nostra vita, ma emettono una quantità di Luce Blu maggiore rispetto alle tradizionali lampadine del passato.
La diffusione su scala mondiale di PC, tablet, smartphone ed altri dispositivi a LED ha aumentato notevolmente l’esposizione a fonti di luce dannose, soprattutto nelle nuove generazioni. Maggiormente a rischio sono: i soggetti che utilizzano il computer quotidianamente e per molte ore, chi trascorre molto tempo con i videogiochi, ed infine i bambini, la cui esposizione alla luce blu è sempre più precoce.
Gli effetti di una sovraesposizione da Luce Blu possono essere suddivisi nel breve e medio/lungo periodo.
Nel breve periodo, quindi dopo 6-8 ore, il 91% delle persone soffre di:
Rossore e occhi irritati: per lungo tempo si fissano schermi retroilluminati
Secchezza degli occhi: dovuta alla minor frequenza dell’ammiccamento (battito di ciglia) e alla conseguente minor lacrimazione e lubrificazione del tessuto trasparente che si trova nella parte anteriore dell’occhio
Astenopia: stanchezza visiva per l’eccessiva esposizione alla Luce Blu e lo sforzo della lettura di caratteri molto piccoli
Insonnia: la Luce Blu inibisce la secrezione di melatonina
Mal di testa: per l’eccessivo affaticamento degli occhi
Nel lungo periodo la Luce Blu può portare alla riduzione della densità del pigmento maculare che rappresenta uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della maculopatia.
Da tempo agli esperti è noto che i raggi UV possono potenzialmente danneggiare tessuti organici quali la nostra pelle e gli occhi. Per questo motivo le persone adottano solitamente precauzioni per proteggersi dal sole, usando creme solari e occhiali da sole. Tuttavia, anche la luce blu-violetta visibile può potenzialmente danneggiare i nostri occhi. Sebbene la luce blu-violetta abbia meno energia della luce ultravioletta, non viene quasi filtrata quando attraversa l'occhio e raggiunge la retina. Al contrario, la luce ultravioletta è quasi interamente assorbita dalla parte anteriore dell'occhio e molto meno del 5% riesce a raggiungere la retina.
La luce, e in particolare la luce blu che raggiunge la retina, influisce anche sul nostro benessere psicologico. Per questo motivo la fototerapia viene utilizzata con successo per trattare la depressione invernale e l’insonnia.